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MISSIONE

L’OPERA MISSIONARIA

 

Alla luce della Cost. 5: La preferenza per le istanze pastorali più urgenti o per l’evangelizzazione vera e propria e l’opzione a favore dei poveri rappresentano la stessa ragione d’essere della Congregazione nella Chiesa e il distintivo della sua fedeltà alla vocazione ricevuta, vogliamo tenere nella giusta considerazione il tema del sessennio appena iniziato che ci invita ad essere Testimoni del Redentore, solidali per la Missione in un mondo ferito, e seguire anche le preziose indicazioni che Papa Francesco ci offre nella Evangelii Gaudium. Spinti dal XXV Capitolo Generale ad una Nuova solidarietà missionaria e ad una nuova disponibilità per la Missione, così come ad una conversione di menti, cuori e azioni per il rinnovamento e la rivitalizzazione della nostra vita consacrata (Cfr Lett. P. Gen.), rinnoviamo la scelta dei destinatari del nostro annuncio missionario, dei suoi contenuti e delle strategie e forme concrete perché tale annuncio sia accolto come Buona Notizia.


I DESTINATARI

 

I “Poveri e Abbandonati” ai quali siamo mandati, e le relative “ferite” che ci interpellano sono:

 

 Coloro che non conoscono Gesù Cristo o lo hanno sempre rifiutato. Molti di loro cercano Dio segretamente, mossi dalla nostalgia del suo volto, anche nel nostro paese pur di antica tradizione cristiana. (cfr. EG 14; Cfr anche Cost. 3). Dovremmo tenere presenti anche coloro che spesso si trovano ad affrontare problemi di salute, di relazioni, di dipendenze… e avrebbero bisogno di punti fermi che invece mancano (cfr. Priorità apostoliche CRE);

 

 gli immigrati provenienti da paesi di tradizione cattolica, ortodossa, o non cristiana;

 

  i giovani e i giovani adulti;

 

 Le Persone battezzate che però non vivono le esigenze del Battesimo», non hanno un’appartenenza cordiale alla Chiesa e non sperimentano più la consolazione della fede. (EG. 14)

 

  Infine coloro che cercano di rimanere fedeli al loro Battesimo e di seguire le indicazioni della Chiesa, anche accogliendo l’invito ad approfondire la fede in gruppi, movimenti e associazioni, con una particolare attenzione alle famiglie, luogo dove si gioca il futuro stesso dell’umanità.

 

IL CONTENUTO

 

Non si dà altro contenuto nella nostra evangelizzazione se non Gesù Cristo Crocifisso e Risorto, Redentore dell’uomo, che ci rivela il Padre misericordioso e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore per ogni uomo, e che dona lo Spirito Santo il quale suscita discepoli e testimoni e conduce la Chiesa nella storia e la rende santa (cfr. Gv 3,16; Gal 2,20; Cfr. anche Cost. 6). Per essere “Testimoni del Redentore” e fedeli al modello del Maestro, è vitale che oggi usciamo ad annunciare il Vangelo a tutti, in tutti i luoghi, in tutte le occasioni, senza indugio, senza repulsioni e senza paura. La gioia del Vangelo è per tutto il popolo, non può escludere nessuno. (Cfr EG. 23, e anche PF. 7)

 

ALCUNE STRATEGIE PASTORALI PER LA MISSIONE

 

Perché il nostro annuncio arrivi a destinazione e sia efficace è necessario:

 

 avere un dinamismo missionario che faccia trasparire, nella vita e nella parola, l’amore per Cristo e la gioia del nostro essere consacrati e missionari, che si esprime con la disponibilità ad accogliere le persone, ad ascoltarle e a saper instaurare un dialogo rispettoso ma anche improntato allo zelo apostolico.

 

 avere semplicità di parola e modi popolari nell’annunciare la Parola di Dio; nelle omelie avere l’attenzione di lasciar parlare il testo sacro e cercare di raggiungere la gente nelle realtà e nelle domande concrete della sua vita; sarà necessario pertanto insistere sulla gioia dell’incontro con Cristo. Papa Francesco ci ricorda che La Chiesa è madre e predica al popolo come una madre che parla a suo figlio, sapendo che il figlio ha fiducia che tutto quanto gli viene insegnato sarà per il suo bene perché sa di essere amato (EG. 139).

 

 facilitare e promuovere gli incontri personali e di gruppo con e tra la gente, anche attraverso la promozione e la proposta della nostra spiritualità redentorista ai laici: In loro riconosciamo la ricchezza del nostro carisma, che anche ai laici il Signore concede e che ci consente una presenza e una parola profetica in mezzo al mondo. (M. 13)

 

 particolare importanza sia data alla direzione spirituale, agli incontri personali, al sacramento della Riconciliazione celebrato con cura e dedicandogli il tempo necessario;

 

 essere attenti anche ai nuovi linguaggi e ai moderni mezzi di comunicazione.

FORME CONCRETE DI ATTIVITÀ MISSIONARIA

 

Il Capitolo riconosce le forme concrete dell’Annuncio straordinario della Parola, della Pastorale Giovanile Vocazionale Redentorista e anche delle Parrocchie, come prioritarie dell’azione missionaria della Provincia. La collaborazione con i laici fa parte del modo e della condizione essenziale per realizzare le nostre priorità apostoliche.

 

ANNUNCIO STRAORDINARIO DELLA PAROLA - Le missioni per il loro carattere di ministero pastorale straordinario, proclamano l’annunzio della salvezza e la conversione (predicazione kerigmatica): continuano quindi quella Redenzione che il Figlio di Dio, per mezzo dei suoi ministri, opera ininterrottamente nel mondo (Stat. 017).

 

  1. È necessario ricostituire un gruppo missionario stabile e revisionare il metodo e lo schema della Missione per renderlo più consono al cammino attuale della Chiesa in Italia. Il Segretariato della Vita Apostolica studierà tempi e modi a questo proposito. In vista del rinnovamento del metodo e di un più specifico coinvolgimento dei laici, dove è possibile, a modo di “laboratorio”, sia data particolare attenzione al territorio. I confratelli si sentano impegnati a farsi promotori della Missione presso i parroci.

  2. Alla luce della missione con la comunità filippina di Venezia è auspicabile intensificare l’attenzione pastorale anche verso altre comunità di immigrati presenti nel territorio, eventualmente con l’aiuto di personale di altre Unità europee ed extraeuropee, come previsto dalla Decisione n. 6 del Capitolo Generale.

  3. Un campo aperto e promettente è quello della Missione dei giovani ai giovani loro coetanei; questo richiede una preparazione specifica da parte del segretariato della PGVR, in collaborazione con quello della Vita Apostolica.

 

PASTORALE GIOVANILE VOCAZIONALE REDENTORISTA - Il Capitolo conferma l’impegno prioritario della Provincia nella Pastorale Giovanile Vocazionale Redentorista. L’ultimo obiettivo di ogni pastorale è Consolidare la comune vocazione battesimale in una vocazione particolare (…). Questo è alla base del nostro impegno pastorale con e per i giovani che aiutiamo a conoscere e ad amare il Redentore. Tutti i giovani che desiderano optare per la vita redentorista sono previamente introdotti nella vita cristiana (cfr. Linee di PGVR, n. 19). La pastorale vocazionale è una priorità della Provincia e delle comunità locali, pertanto le risorse materiali necessarie vengano messe a disposizione per realizzare i suoi obiettivi. Sarà importante anche la collaborazione con altre Unità per designare dei promotori vocazionali a tempo pieno che lavoreranno per promuovere la vocazione missionaria redentorista. Una particolare attenzione deve essere data alla promozione della vocazione del fratello redentorista. (cfr. D. 29). Tutti si sentano Incoraggiati a riscoprire la bellezza della loro vocazione redentorista, e a diventare i primi agenti della pastorale vocazionale. (M. 7)

 

PARROCCHIE - Per rispondere alle esigenze della Chiesa italiana e per rivolgerci concretamente ai destinatari di cui al punto a. del presente documento, la nostra Provincia ha accettato la cura pastorale di alcune parrocchie. Esse diventino luogo di accoglienza e di incontro con il Redentore (D. 9), siano ancora più vicine alla gente, siano ambiti di comunione viva e di partecipazione e si orientino completamente verso la Missione (cfr. EG. 28), secondo il carisma redentorista.

 

ALTRE - La scelta delle priorità non esclude l’impegno della Provincia in altre forme di apostolato legate alla sua storia e che il Capitolo conferma: il Santuario di Bussolengo dedicato al culto della Madonna del Perpetuo Soccorso che ci accompagna nell’opera di evangelizzazione e che è venerata in tutte le nostre chiese, gli esercizi e i ritiri spirituali, la stampa e i mass media.  
 

LEGENDA:

EG.: Evangelii Gaudium di Papa Francesco

PF.: Porta Fidei di Papa Benedetto XVI

D.: Decisione del XXV Capitolo Generale CSsR

M. Messaggio del XXV Capitolo Generale

Lett. P. Gen.: Lettera  di presentazione dei Documenti finali del XXV Capitolo Generale del P. Michael Brehl

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