B. Pedro Romero Espejo CSsR
Nasce nel Pancorbo (Burgos) nel 1871. Entra tra i Giovani di El Espino, e fa la professione come Missionario Redentorista il 24 settembre del 1890. Viene ordinato sacerdote nel 1896, e viene destinato alla predicazione delle missioni popolari. Risiede ad Astorga (León), Madrid e a Cuenca. Accetta con umiltà i suoi limiti che non comprendevano la predicazione. Come religioso è molto osservante; spicca il suo spirito di povertà, la sua serietà e la sua timidezza. Vive nel silenzio della preghiera per tutta la vita.
Il 23 luglio del 1936 si rifugia tra le Sorelline dei Poveri come se fosse un anziano. Là celebra l’Eucaristia e partecipa alle necessità religiose. Ad agosto del 1937 si nasconde in una famiglia; denunciato, viene chiamato a comparire al cospetto del governo civile. Dichiara tranquillamente la sua condizione di Redentorista. Lo internano nella casa di Beneficenza; ma le burle e le bestemmie dei residenti lo portano ad andarsene ed a vivere mendicando per le strade della città, con il rosario e il crocifisso in vista. Rifiuta l’accoglienza in particolari domicili per non creare pericolo e ogni volta che viene chiamato per amministrare i sacramenti va senza attardarsi. La sua salute lo piega a poco a poco. Nel maggio del 1938 viene imprigionato per opposizione al regime. Si ammala nel carcere e muore il 4 luglio del 1938 come conseguenza ai patimenti sofferti durante la persecuzione. In nessun momento ha rinunciato alla sua condizione di credente, consacrata e sacerdotale, come si vede nella sua biografia. Anche se non è stato assassinato, la conclusione della sua vita è stata riconosciuta come di martire.
Papa Benedetto XVI ha riconosciuto il suo martirio in data 20 dicembre 2012. E’ stato beatificato sotto il pontificato di Papa Francesco il 13 ottobre 2013.